545

Radiografia dell’autorità ecclesiale (la sponsale).
Sesto anello egoisticale: il monopolio del potere.
Monopolio sacramentale.
Monopolio sessual-sponsal-coniugale.
A comprova della Paterna, la schiavitù Figliale.

La schiavitù umana procede sempre e solo dalla espropriazione
forzata. La divina invece parte prima dal Padre che
si espropria liberamente per entrare in comunione con la
creatura. Poi nella creatura si lascia liberamente espropriare
da Satana. Il tutto me lo ha mostrato il Visuato Paterno.
Ma i più non se ne convincono per assenza di luce
Pneumatica. Viene loro in soccorso la prova sensibile
composta dal Figlio umanato, il quale espropriato si è
ceduto in schiavitù.
Alla base del suo gesto non c’è il comando del Padre, ma
la generazione temporale del Figlio. Nell’atto della sua
metamorfosi temporale, per la quale si fa espropriabile,
cedibile, vivibile e moribile, il Padre si cede espropriato
da vivere al sacrificale in forma personale di Figlio. Il
Figlio del Padre generato nel tempo, viene a fare il Figlio
e lo fa vivendo di amore sacrificale. Proprietario assoluto
di se stesso, come nessun altro, manda a vuoto tutti i tentativi
di eliminazione, a partire da quello messo in atto dai
suoi compaesani: quelli di Nazareth. Segue il fallimento di
un ordine di arresto, per quel suo dire che ha letteralmente
smobilitato le guardie del tempio incaricate. Una lapidazione
programmata viene inibita dalla sua scomparsa
improvvisa. Da ultimo, manda K.O. tutti quelli che erano
venuti ad arrestarlo.
Ma nel suo piano era già fissata la sua ora, nella quale si
sarebbe totalmente espropriato. La sua espropriazione non
viene imposta da alcuno, ma è Lui che si espropria liberamente
prima con una espropriazione amicale. Per entrare
in comunione con i suoi, se li fa amici non come facciamo
noi, che ci appropriamo delle persone che ci piacciono,
mentre rigettiamo quelle che non ci piacciono.
Lui se li fa amici espropriandosi e cedendosi in proprietà
ai suoi dodici. Con quella amicizia Gesù passa in loro proprietà
(amicizia espropriativa). Dunque si fa loro schiavo,
e come tale può essere fisicamente venduto. Uno solo arriva
a tanto. L’uomo di Keriot: Giuda Iscariota. Vdendo che
ormai Gesù era caduto in disgrazia della dirigenza ecclesiale
ebraica e notata l’impossibilità a mettere mano su di
Lui, glielo vende, dietro compenso di trenta denari.
Ed eccoci alla consegna. Gesù non contesta né la vendita,
né la consegna, ma solamente l’uso mostruoso che Giuda
fa del segno dell’amore per coprire la venalità della sua
sequela. Avvenuta la consegna, Gesù viene immobilizzato,
trascinato per quattro tribunali: Anna, Caifa, Pilato,
Erode. Torturato da una straziante flagellazione, da una
spasimante incoronazione e alla fine mandato a morire in
croce. Era questo il patibolo riservato agli schiavi.
La schiavitù è di origine divina. La pratica il Padre prima
per espropriazione amicale, poi inimicale. Ora: la schiavitù
umana chi la vuole? La vuole il Padre per accettazione
sacrificale. E a quale scopo? Per mettere in scena un segno
che vuol parlare e ci vuol dire: che cosa? L’umana forzata
ci parla veramente della libera schiavitù divina: universale:
la Paterna; ecclesiale cristiana: la Figliale. Perché dunque
facciamo tanto per sciogliere l’umana, e non facciamo
nulla per sciogliere la divina in noi?

Nessun commento:

Posta un commento