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Radiografia dell’autorità ecclesiale.
Sesto anello egoisticale: il monopolio del potere.
Monopolio sacramentale. Monopolio sessual-sponsalconiugale.

Sesto modo di eliminazione della vita: ‘La vita viene inaridita’.
Viene messa fuori uso. Contemporaneamente
viene messo fuori uso pure il piacere sessuale che si
accompagna alla effusione e alla recezione della vita. La
vita inaridita comporta l’eliminazione dell’attività sessuale.
Nessuno lo fa di sua iniziativa, geloso com’è del suo
potere sessuale quando e come vuole. Varie sono le cause
che possono eliminare l’attività sessuale. Sono tre, le stesse
che Gesù ha elencato nel Vangelo. Due sono cause
esterne alla persona, la terza invece è interiore alla persona
stessa. Parliamo di vita inaridita, ma comunemente la si
chiama: vita sterilizzata. Pone l’essere in uno stato di sterilità.
L’intervento che lo produce, si chiama sterilizzazione,
raramente: castrazione. ‘Eunuchi’ sono chiamati dal
Vangelo. Ecco la prima causa:
*) Sterilità naturale o congenita: si accompagna alla concezione
umana. Sono gli eunuchi che sono tali dal seno
materno. Alcune riflessioni:
a) A che cosa o a chi si deve? Noi l’abbiamo attribuita alla
natura: è uno dei falli o sbagli o errori della natura. Alla
natura attribuiamo quella sterilità e la natura per noi è una
cosa. Ma pure la natura è figlia di Dio a modo suo, non a
modo nostro. Per cui viene chiamato in causa il Creatore
stesso. Può essere un suo errore, dovuto a sbadataggine o
disattenzione o alla sua fallibilità o a sua imperizia? Può
Dio sbagliare come noi sbagliamo e in molte cose? Un
Dio che commette errori macroscopici nella sua attività
creatrice non meriterebbe alcuna fiducia. Ma Dio non
sbaglia mai. Non sbaglia nella sua attività cosmica, come
non sbaglia in quella genetica. A Lui si deve la sterilità
naturale. E per quale volontà? Per volontà di immissione
accuratamente programmata. E come classificarla? È un
autentico sacrificale sessuale assegnato positivamente da
Dio, per farne un sicuro segno profeticale. Lo ascolteremo
in ciò che ci vuole dire.
b) La sterilità naturale come la si è sentita nel passato remoto?
Siamo a conoscenza del sentire biblico: erroneo sentire
fatto passare per la parola di Dio. Dio chiamando
Abramo gli assicura una discendenza numerosissima,
espressa con una iperbole: ‘sarà più numerosa delle stelle
del cielo e della sabbia che è in riva al mare’. Una
simile promessa postula una fecondità eccezionale al
punto che la fecondità diventa segno della benedizione
divina, mentre la sterilità diventa segno della maledizione
divina. La Chiesa ebraica si è allineata concretamente
alla maledizione divina, riservando ai genitori sterili un
trattamento spregiativo, come fu riservato ai genitori di
Maria, erroneamente ritenuti sterili. La pseudo promessa
abramitica ha indotto una mentalità che a dir poco è
infantile, a dir tutto è mostruosa per le conseguenze per25
sonali e sociali. Gli sterili vivevano sotto il peso di una
maledizione divina, mentre la società religiosa li bollava
col marchio del disprezzo.
c) Oggi come la si sente?
1) Chi la porta: con la sterilità la donna, che anella alla
funzione materna, personalmente si sente mortificata
nelle sue aspirazioni e socialmente relegata a uno
stato di inferiorità sociale.
2) Chi la considera: la si ritiene una grande sfortuna,
non attribuita a Dio, ma a pure causalità naturali.
d) Come dovremmo sentirla?
1) Chi la porta: la sterilità sessuale è un sacrificale
voluto da Dio per sua positiva immissione accuratamente
programmata, da accettare con devoto silenzioso
amore sacrificale.
2) Chi la considera: è un segno profeticale che chiama
alla scuola di un insegnamento naturale. Ci insegna
quel sacrificale sessuale di libero esercizio e che è
urgente per tutti coloro che non si sono ancora
accoppiati; come pure per coloro che si sono uniti
con un impegno sponsale almeno periodicamente,
con quella continenza che si chiama periodica.

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